Lasciate che la Parola
fuoriesca nel mondo 10/12/2010 Maria Io inizierò presto a parlare con te per tutto il mondo.
Riceverai queste parole come hai ricevuto tutte le altre parole.
Scriverai le parole e registrerai le date corrette. Porterai queste
parole a monsignor Esseff, pfer il suo discernimento. Se il suo cuore
percepirà che questi messaggi dovrebbero essere rilasciati a tutto il
mondo, essi usciranno fuori. Egli correttamente dirà che questi vengono
dati ad una anima sotto la sua direzione. Il tempo è breve ed è per
questo che vi ho mosso così in fretta. 11/12/2010
Monsignor Giovanni Esseff e Madre Teresa --- Mi presento, io sono monsignor Giovanni Esseff,
sacerdote diocesano di Scranton, Pennsylvania, ordinato sacerdote nel
1953. Nel 1959 Padre Pio è diventato il mio direttore spirituale. Per
molti anni sono stato il direttore spirituale di Madre Teresa di
Calcutta. Per fare un favore a lei, ho viaggiato in tutto il mondo,
tenendo esercizi spirituali alle sue sorelle. Soprattutto, ho il
privilegio di essere direttore spirituale per centinaia di anime, in
ogni fase della vita spirituale. Alcuni sono principianti, altri sono in
fase più avanzata e alcuni sono mistici. Per molti anni sono stato direttore di un’anima
speciale. Cinque anni fa, Gesù e Maria si sono messi a parlare a questa
anima attraverso il dono delle locuzioni (come descritto da Giovanni
della Croce). Queste locuzioni ammontano ora a più di 800. Io ho
riconosciuto la validità di queste locuzioni tramite il discernimento.
Fino ad ora queste locuzioni erano insegnamenti personali forniti per
una piccola comunità che si raccoglieva in preghiera. Il 10 dicembre
2010 è iniziata una nuova fase, cioè alcune locuzioni dovevano essere
dette a tutto il mondo. Le locuzioni iniziali sono molto speciali, concentrandosi sulla visione di Fatima.
1/1/2011 Visione di Lucia di Fatima Poiché i messaggi che seguono riguardano gli effetti
del sogno del Papa che Maria ha rivelato ai tre bambini di Fatima (13
luglio 1917), apporrò qui la descrizione di Lucia di quella visione,
come pubblicata dal Vaticano (giugno 2000) “E vedemmo in una luce immensa che è Dio: «Qualcosa di
simile a come si vedono le persone in uno specchio quando vi passano
davanti», un Vescovo vestito di bianco. Abbiamo avuto l’impressione che
fosse il Santo Padre. Altri vescovi, sacerdoti, uomini e donne religiose
salivano una montagna ripida, in cima alla quale c’era una grande Croce
di tronchi grezzi, come di sughero con la corteccia; prima di arrivare
lì, il Santo Padre ha attraversato una grande città mezza in rovina e
mezzo tremulo, con passo lento, afflitto di dolore e di pena, pregava
per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; avendo
raggiunto la cima della montagna in ginocchio ai piedi della grande
Croce, è stato ucciso da un gruppo di soldati che hanno sparato
proiettili e frecce, e allo stesso modo, là sono morti uno dopo l’altro,
gli altri vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose e varie persone
secolari di varie classi e posizioni. Sotto i due bracci della Croce
c’erano due Angeli ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano,
nei quali raccoglievano il sangue dei martiri e con esso irrigavano le
anime che si avvicinavano a Dio.”
04/02/2011 Gesù Fra quanto tempo sarà? Tenete il vostro occhio su Israele. Questo è il centro. Tenendo l’occhio su Israele si arriva a conoscere il tempo. Non esattamente, ma lo vedrete avvicinarsi. Più pericolo c’è per Israele, più vicino sarà il tempo. Amo Israele e amo Gerusalemme. A Gerusalemme ho versato il mio sangue, ho redento il mondo e sono risorto dai morti. È una città sigillata, sigillata nel mio sangue e nel mio Spirito Santo. Ancor più che geograficamente, amo il popolo ebraico. Essi sono la mia gente. Ma le labbra ebraiche non gridano: “Gesù è il nostro Messia”. Mi piace sentire queste parole dalla bocca di chiunque. Ma io ho la mia più grande gioia quando sento quelle parole dalle labbra di un ebreo e dalle labbra di Israele. Questa è la più profonda speranza del mio cuore. Commento: In queste locuzioni Israele occupa una posizione centrale, sia nel periodo in cui si svolgeranno gli eventi e sia nel cuore di Gesù. Maria Io sono una figlia di Israele e ho sognato di Israele raccolto attorno al Messia, per il quale avevano aspettato così a lungo. Ma allora, di cosa ho fatto esperienza? Ho visto Israele rifiutare il Figlio mio, chiamarlo un falso Messia, rifiutare le sue affermazioni e inchiodarlo alla croce. Ma questo era solo il mio primo dolore come figlia di Israele. Dopo che Egli è risorto dai morti e gli apostoli cominciarono a predicare, ebbi nuove speranze. Certamente, ora, Israele accetterà mio figlio come Messia. Invece ho sperimentato un secondo rifiuto. Il mio popolo non l’ha accolto come loro Messia. Due volte sono stata spezzata nel cuore. Due volte hanno rifiutato Gesù come Messia. Ma non succederà una terza volta. Non vedo l’ora di vedere il giorno in cui tutto Israele proclamerà mio Figlio come Messia. Il momento della massima oscurità è il momento prima della luce più grande. Nel momento in cui sembrerà che Israele sia distrutto sarà il momento in cui io salverò Israele e tutti proclameranno che Gesù è il Messia. Ho rivelato il più profondo dolore del mio cuore. Commento: Il duplice dolore di Maria fa scaturire una promessa che questa volta il risultato sarà diverso. Il momento per Israele di maggiore oscurità sarà il momento in cui Maria salverà Israele. 2. Osservando il futuro di Israele 07/02/2011 Gesù Mentre ero in piedi al tavolo dell’Ultima Cena, ho visto Israele. Tutta la sua storia futura dispiegata davanti a me, la distruzione della città da parte dei Romani, la dispersione di Israele in tutto il mondo e il momento in cui il popolo ebraico sarebbe stato invitato a tornare, nel momento in cui lo Stato di Israele veniva costituito. Come sono tornati, tutti hanno gioito. Tuttavia, essi ripongono la loro fiducia nelle proprie forze, come i loro antenati avevano fatto. Essi hanno costruito armi da guerra e si sono rallegrati per queste armi. Erano sulla strada sbagliata, che li ha condotti lungo un percorso che li ha portati nelle mani dei loro nemici, invece di ritirarsi nella sicurezza delle mie braccia. Ora sono i loro nemici a raccogliere le armi e la marea sta girando. La loro protezione svanisce lontano da loro. C’è il terrore da ogni parte, ma ancora non si rivolgono a me. Secoli fa, il Padre è intervenuto in loro nome e mi ha mandato, nella speranza che tutto Israele mi proclamasse come Messia. Ma mi hanno ucciso. Che farà ora il Padre? Lui non mi può inviare di nuovo a morire. Così, Egli manda il mio vicario, il Papa. Il Papa entrerà in Gerusalemme come io vi entrai. La città avrà già sofferto molto e Israele inizierà a disperare, chiedendosi cosa si possa fare. Poi questa figura vestita di bianco verrà, mandata dal Padre, come Egli mi ha mandato. Egli verrà a salvare Israele, così come sono venuto io. Anche lui morirà a Gerusalemme, ma la sua morte avrà un profondo effetto sul mondo intero. Perché il mondo intero piangerà alla sua morte e la sua morte benedirà Israele. Perché rivelo queste cose adesso? Perché ti porto al centro del mistero così velocemente? Perché il tempo è breve. Gli eventi sono vicini. Essi non sono lontani. Commento: Gesù descrive quanto è successo, perché lo Stato di Israele si è formato e perché è ormai in preda a tanti nemici. La cosa più importante, il Santo Padre va a Gerusalemme, muore lì, e iniziano una serie di eventi che salvano Israele. 3. Il Papa muore a Gerusalemme 09/02/2011 Gesù La Chiesa è uscita da Israele, come un bambino generato da una madre, ma Israele ha iniziato a rifiutare il proprio bambino. Il terreno ha respinto il frutto che aveva portato fuori. Poi venne il momento più triste di tutti. Israele e la Chiesa sono stati separati. Ora essi stanno come gruppi distinti. La madre ha respinto il suo bambino ed il terreno ha respinto le radici che avrebbero dovuto rimanere al suo interno. Pietro fu l’apostolo degli ebrei e Paolo ha sempre predicato prima nelle sinagoghe. La parola è stata predicata e le radici hanno tentato di entrare più profondamente nel terreno. Tuttavia, esse non poterono forare la resistenza. Senza radici più profonde, la pianta non poteva restare a lungo nella sua terra originaria. Tuttavia, quando il buio arriverà e Israele sarà in difficoltà, ci sarà un nuovo momento. Il Papa, il capo della Chiesa Cattolica, andrà in Israele nella sua ora più buia a dare la vita per Israele. Gli occhi di molti ebrei si apriranno. Diranno: “Siamo stati salvati dalla Chiesa cattolica”. Il terreno sarà di nuovo aperto e ricettivo al seme originale. La mia Chiesa e il mio popolo ebraico staranno affiancati come ho voluto che fossero per secoli. Come le radici della Chiesa saranno poste ancora una volta nel loro terreno originario ebraico, le altre divisioni delle Chiese saranno guarite, perché ciò è successo a causa di questa prima divisione della Chiesa dalla Sinagoga. Sarà chiaro a tutte le Chiese cristiane che c’è una nuova chiamata all’unità, un appello all’unità alle radici e nel cuore. Le Chiese vedranno ciò che non hanno mai visto e faranno quello che hanno pensato non avrebbero mai fatto. Vedendo l’unione di Israele e la Chiesa cattolica, diranno: “Dobbiamo essere uno”. Tutte le barriere verso l’unità, presentate nel corso dei molti secoli, saranno spazzate via in un soffio dello Spirito. Questo sarà il raduno profetizzato da Isaia. Tutte le ricchezze delle nazioni verranno a Israele. Questa sarà la vera ricchezza, la ricchezza spirituale di tutte le Chiese radunate come una in Gerusalemme con Israele e la Chiesa cattolica. La mia preghiera sarà compiuta, che tutti siano uno come il Padre ed io siamo uno. Inoltre il mondo vedrà qualcosa di molto diverso, qualcosa che non ha mai visto. Vedrà le Chiese unite e tutte le Chiese unite con Israele. Il mondo sperimenterà un forte richiamo a uscire dalle tenebre. L'unità della Chiesa con Israele sarà una luce per tutte le nazioni. La luce non sarà diminuita o coperta da divisioni delle Chiese o divisioni tra le Chiese e Israele. Il mondo non sarà in grado di sfuggire l’invito. L’unità sarà davanti a loro invitandoli ad accettare me come Signore. Commento: Questo è straordinario. La morte sacrificale del Papa porta ad una piena unione tra Israele e la Chiesa cattolica che porta ad una riunione di tutta la cristianità, piantata di nuovo nella terra di Israele. Questa grandiosa testimonianza confronterà il mondo con un invito più potente ad accettare Gesù Cristo come Signore. Maria Un momento verrà quando mi prenderò il mio figlio prediletto, il Papa. Camminerò con lui a Gerusalemme. Per la seconda volta andrò a Gerusalemme per assistere alla morte di un figlio. Quando questo accadrà, gli occhi del popolo ebraico vedranno per la prima volta. Essi vedranno nella morte del Papa ciò che la Chiesa cattolica ha fatto per loro. Non ci sarà nessun errore su quale Chiesa li ha benedetti, perché sarà stato fatto dal capo della Chiesa e dal più grande dei sacrifici. Israele abbraccerà la Chiesa cattolica. Tutti i cattolici accoglieranno Israele, perché tutti avranno visto la decisione del Santo Padre (il vescovo vestito di bianco) di offrire la propria vita per Israele. L’unione tra la Chiesa cattolica e Israele sarà un’unione di cuori determinata da eventi che il mondo intero avrà visto e non potrà mai dimenticare. Commento: Con la morte del Papa, gli occhi di Israele si apriranno alla Chiesa cattolica come i cuori dei cattolici saranno aperti a Israele. Entrambi accadranno dallo stesso evento.
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