Il terzo Tempio nel regno millenario
 
«Le nazioni conosceranno che io sono
il Signore che santifico Israele,
quando il mio santuario
sarà per sempre in mezzo a loro»
(Ez 37:28)
 
Chiamata di Mezzanotte, anno IV, n.5, 2008
Una speciale ed originale esposizione è stata organizzata nell'estate del 2007 alla «Biblioteca nazionale ed universitaria ebraica» in collaborazione con l'Università ebraica di Gerusalemme.

Il tema era: I segreti d'lsaac Newton: i suoi manoscritti che appartengono alla collezione della Biblioteca nazionale. I manoscritti esposti hanno rivelato il grande interesse che aveva il celebre fisico inglese (1642-1727) per le questioni teologiche ed escatologiche.
Egli si è interessato in modo intensivo alle profezie dell'Apocalisse.
Questo aspetto della sua opera non era stato portato fino ad oggi, tranne che in qualche raro caso, alla conoscenza del pubblico.
Newton si è interessato al passato ed all'avvenire del Tempio di Gerusalemme.
Egli ha così redatto un articolo intitolato: «Una descrizione del Tempio di Salomone» al quale ha accluso le proprie bozze che rappresentano il Tempio ed il cortile, con al centro l'altare degli olocausti.
Vi si trova una spiegazione della misura in «cubiti» (in ebraico: ama) utilizzati nella Bibbia per descrivere le dimensioni del Tempio: il «cubito sacro» corrispondeva secondo lui a circa 56 cm.
Basandosi su questa unità di misura, egli tentò di rappresentarsi il futuro Tempio di Gerusalemme.
Secondo il parere dello scienziato inglese, i profeti ebrei hanno profetizzato il ritorno degli Ebrei nel paese dei loro antenati, il ritorno di Gesù sulla terra, la risurrezione dei morti, il giorno del giudizio e l'instaurazione di un regno millenario sotto la sovranità di Gesù e dei suoi santi.
La sua comprensione del futuro regno millenario di pace si fondava sulle visioni dei profeti Isaia (cap. 2) e Michea (cap. 4) così come sull'Apocalisse (20:6).
Questa base biblica ha permesso a Newton di comprendere in modo molto chiaro che la città di Gerusalemme ed il suo Tempio formeranno il centro del regno messianico di pace.
In merito a questa visione profetica del regno di pace a venire, si nota che Mordechai Ardon - artista ebreo contemporaneo - ha rappresentato su una grande vetrata multicolore le spade trasformate in vomeri di aratri e le lance trasformate in falci.
Questa magnifica opera d'arte si trova alla Biblioteca nazionale ebraica a Gerusalemme, nello stesso edificio dove è stata organizzata l'esposizione consacrata a Newton.
In un catalogo che l'Università ebraica ha pubblicato in occasione di questa esposizione (sotto la direzione dei professori Yemima Ben Menahem, Mordechai Feingold e Stephen Snobelen), leggiamo nella pagina 55 la seguente annotazione:
«Newton era convinto che l'adorazione ed i riti ebraici - in particolare il servizio nel Tempio - costituiscano una chiave di interpretazione per comprendere i libri di Daniele e dell'Apocalisse.
Ai suoi occhi, il Tempio ebraico ed il suo rituale formano il contesto che permette di comprendere le visioni dell'Apocalisse.
Dal suo punto di vista, è necessario che l'interprete della Bibbia si familiarizzi con l'architettura e la disposizione del Tempio così come la sua organizzazione».
I manoscritti di Newton rivelano così che egli attendeva la costruzione concreta del terzo Tempio - con i sacrifici, le cerimonie, compresi anche tutti i dettagli come la decorazione delle lampade.
Lo studio degli ultimi tempi ha costituito una grande sfida per Newton.
Tuttavia, gli mancava una chiave di interpretazione importante per comprendere gli sviluppi annunciati dai profeti.
La chiave che gli mancava era il ritorno effettivo d'Israele nel paese della promessa.
La restaurazione dello Stato d'Israele, che ha avuto luogo nel secolo scorso, ci permette di avere ora una migliore comprensione degli avvenimenti escatologici futuri.
Gerusalemme è ormai la capitale riunificata dello Stato ebraico: si tratta qui di una realtà storica. Israele non ha ancora tuttavia la totale sovranità sul monte del Tempio - dove si trovano ancora due moschee.
Ma Dio rimane fedele alla sua Parola.
Egli manterrà i suoi piani ed il suo calendario relativi alla costruzione del terzo Tempio sul monte Morià a Gerusalemme.
Il profeta Ezechiele ha dedicato a questo nuovo Tempio i capitoli da 40 a 48 del suo libro.
Articolo di Gershon Nerel tratto da:
http://www.ilvangelo-israele.it/archivio/terzo_tempio.pdf

Si consiglia anche la lettura del testo:
http://www.catholicsforisrael.com/it/articoli/israele-e-la-chiesa/208-the-kairos-of-god-in-the-last-days
Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell'uomo, prendi un legno e scrivici sopra: Giuda e gli Israeliti uniti a lui, poi prendi un altro legno e scrivici sopra: Giuseppe, legno di Efraim e tutta la casa d'Israele unita a lui, e accostali l'uno all'altro in modo da fare un legno solo, che formino una cosa sola nella tua mano. Quando i figli del tuo popolo ti diranno: Ci vuoi spiegare che significa questo per te?, tu dirai loro: Dice il Signore Dio: Ecco, io prendo il legno di Giuseppe, che è in mano d'Efraim e le tribù d'Israele unite a lui, e lo metto sul legno di Giuda per farne un legno solo; diventeranno una cosa sola in mano mia. Tieni in mano sotto i loro occhi i legni sui quali hai scritto e di' loro: Così dice il Signore Dio: Ecco, io prenderò gli Israeliti dalle genti fra le quali sono andati e li radunerò da ogni parte e li ricondurrò nel loro paese: farò di loro un solo popolo nella mia terra, sui monti d'Israele; un solo re regnerà su tutti loro e non saranno più due popoli, né più saranno divisi in due regni. Non si contamineranno più con i loro idoli, con i loro abomini e con tutte le loro iniquità; li libererò da tutte le ribellioni con cui hanno peccato; li purificherò e saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio.
 
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